Tesina: La comunicazione: Verso il personal media – Il futuro e l’utopia


Verso il personal media

 

Da anni esistono nel variegato mondo dei media segnali evidenti di una comunicazione più segmentata ed è ormai consolidata la richiesta di prodotti e servizi capaci di soddisfare le diverse esigenze di un pubblico sempre più articolato nei gusti.
D’altra parte nulla lascia presagire, nell’arco del breve tempo, la fine di questo processo di parcellizzazione delle strutture comunicative e tutto sembra muoversi verso la realizzazione di una comunicazione veramente “personale” e verso la sconfitta del vecchio broadcast.
Si pensi solamente:

  • alla crescita vertiginosa della vendita di prodotti quali videoregistratori o walkman o di servizi quali le pay-TV o le TV via cavo, iniziati dalla metà degli anni ’80 in poi;

  • alla creazione e allo sviluppo avuto negli anni ’90 della TV satellitare, dei primi esperimenti di televisione interattiva e della diffusione su larga scala del PC e di Internet;

  • in tempi ancora più recenti, la creazione del World Wide Web e lo sviluppo di servizi della rete quali: le e-mail, le chat, le mailing-list, le comunità virtuali, i newsgroup.

Ma a detta degli esperti il futuro riserva altre strabilianti sorprese.
Se la frontiera attuale del PM è rappresentata dalla connessione tra PC e rete telefonica, l’evoluzione continuerà con l’aggiunta di un terzo media, la TV, e la successiva sintesi in un solo strumento di televisione, computer e rete telefonica.

La convergenza PC-TV, prevista tra gli altri da Negroponte, Gates e De Kerckhove, sembra in effetti essere già iniziata con:

  • il fenomeno dell’information push (ossia l’informazione a domicilio tramite la rete)

  • il proliferare nel Web di giornali telematici personalizzati.

Esempi concreti: nel primo caso ci si deve riferire alla storia di una piccola software-house, la PointCast (vedi nella lista dei link), nata nel 1995 e poi acquistata nel 1999 da una grossa società di commercio elettronico, denominata Ewallet, il cui scopo è quello di creare una rete di fornitori d’informazione, che utilizzando uno speciale programma server possano trasmettere contenuti informativi a tutti gli utenti di Internet che dispongono di un apposito programma di ricezione e che siano interessati a ricevere tali contenuti.
Per il secondo caso, bisogna dire che ormai le maggiori testate giornalistiche internazionali integrano l’informazione su carta stampata a giornali on line,distribuiti in rete e che si finanziano tramite i proventi della pubblicità personalizzata che sembra già essere il futuro della sistema promozionale: caratteristico è il caso del Wall Street Journal, il più autorevole giornale economico del mondo,che offre ai suoi abbonati dell’edizione “digitale” un prodotto altamente personalizzato ed in cambio, oltre al prezzo dell’abbonamento, chiede ai lettori alcuni dati sul sesso, l’età, la professione, l’area di residenza e così via.

Chi vuole acquistare uno spazio pubblicitario sul Wall Street Journal Interactive paga una certa somma per ogni mille lettori a cui viene mostrato il proprio banner, ma questa cifra aumenta se il cliente vuole che il messaggio sia indirizzato solo a un certo tipo di lettori.
Ecco realizzato il sogno di ogni pubblicitario: indirizzare i suoi messaggi non più a un utente medio e indistinto, il membro tipo della società di massa, ma a un individuo ben preciso di cui conosce i gusti,le esigenze, le aspirazioni.

La copertina del mese di Dicembre del notissimo “Wired”, uno dei più importanti giornali on line, al quale collabora anche Nicholas Negroponte




Il futuro e l’utopia

 

Sin dal Medioevo l’uomo ha inseguito il sogno di ricreare una copia in miniatura di se stesso. Gli alchimisti parlavano di homunculus, riferendosi a questi fantastici esseri artificiali che sarebbero diventati servitori perfetti del loro creatore.
Il sogno non si è arrestato con il trascorrere del tempo, ma oggi sembra meno lontana di allora una sua realizzazione.
Gli alchimisti dei nostri giorni, ossia l’intera classe di programmatori informatici che manipolando strane formule e misteriose sequenze di numeri, compiono operazioni miracolose, parlano della realizzazione di un programma, denominato Agent, una sorta di “nostra cellula elettronica” che viaggia nel mondo parallelo delle reti telematiche per raccogliere notizie “personalizzate”, un programma che conosce i nostri interessi e le nostre necessità e che seleziona tra la spropositata quantità di informazione disponibile quella a noi utile. La similitudine con l’homunculus appare evidente.
A differenza di quanto insegna la mitologia della fantascienza, si avranno non computer dotati di una personalità propria o capaci di pensare da soli, ma macchine in grado di essere estensioni della nostra personalità e stimolatrici del nostro pensiero.
Non uno schiavo al nostro servizio e nemmeno, per quanto la metafora usata sia per certi versi significativa, un maggiordomo (come sostiene tra gli altri Negroponte), bensì uno specchio della nostra stessa persona.
La costruzione di Agent e del vero personal media passa inevitabilmente attraverso la sintesi tra TV e PC, di cui abbiamo già parlato precedentemente, ma un ulteriore elemento, indispensabile alla svolta totale verso nuove modalità personalizzate, è anche legato allo sviluppo del mobile computing, che oggi è garantito dallo sviluppo di sistemi di telefonia mobile e delle tecniche di compressione digitale che consentono l’invio di servizi audio-video, ma anche dalla diffusione del Pc portatile.
Solo una futura integrazione di sistemi info-comunicativi in versione portatile è darà il via al superamento dei limiti spazio-temporali di tutti i sistemi comunicativi mediatici del passato e vedrà luce il sogno umano di una comunicazione totale, immediata e realistica.

 



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