Tesina: La comunicazione: Introduzione ai Personal Media

Il termine personal media designa una nuova modalità per l’utilizzo dei mezzi di comunicazione, garantita dall’impiego di tecnologie digitali e caratterizzata dalla versatilità e dalla personalizzazione dell’interazione.
Il suo concetto si sviluppa all’interno di un area non ben definita e apre una sorta di spazio intermedio, sospeso tra comunicazione collettiva e individuale. Questo fantomatico nuovo media, infatti, conferma l’ipotesi di Meyrowitz sull’avvento di un “palcoscenico laterale” come terzo ambito tra scena e retroscena in cui il ruolo pubblico e quello privato si mescolano e si ridefiniscono.
Si tratta, in sostanza, del vecchio concetto mcluhaniano del medium come modello culturale di rapporto con la realtà: inevitabilmente il discorso tecnologico si trasforma in problema socioculturale e la discussione interessa principalmente la modifica dei meccanismi interattivi di costruzione della coscienza stessa e avvia un processo che da un lato mette in discussione alcuni schemi tradizionali e dicotomici della nostra tradizione intellettuale e dall’altro sembra portare ad una crescente omologazione tra dinamiche neurali e connettive tipiche della mente umana e processi di interazione info-comunicativa nella società globale.

L’avvento dei personal media, infatti, implica la fine di un’epoca fatta di pseudo-propaganda qualunquista e l’inizio di un’era basata sull’informazione ad hoc.
Personal media è quindi il mezzo ideale per soddisfare la sete di informazione della civiltà post-industriale, ma, allo stesso tempo, rischia di trasformarsi in un pericoloso strumento di manipolazione e controllo culturale, nelle mani di una ristretta elite economica e politica.
Già le grandi industrie si sono accorte delle potenzialità dei personal media e confidano per i loro futuri guadagni nelle possibilità offerte dalla “pubblicità personalizzata”.
Allo stesso modo aumenta a ritmo vertiginoso il numero dei siti che si offrono di guidarci nei meandri della Rete scegliendo e selezionando dall’oceano del Web solo le cose che ci interessano, obbligando l’utente a subire la somministrazione di una buona dose di pubblicità in cambio della personalizzazione di un servizio.
Tuttavia, nonostante la sua crescente diffusione, il termine personal media è privo ancora di una definizione condivisa e ufficiale; tuttoggi parlare di personal media significa inevitabilmente riesumare diversi problemi come quello dell’interfaccia uomo-macchina, del cyberspazio¹ o dell’intelligenza artificiale.

Infatti questi fantomatici mezzi personalizzati non possono essere rappresentati univocamente da una sola categoria di tecnologie comunicative, ma sono collegabili a diverse realtà del nostro presente, prima fra tutte Internet.
Secondo le teorie degli esperti il concetto dei “nuovi media” è destinato ad attraversare ancora un articolato periodo di sviluppo e a trovare soltanto in un non preciso futuro una più stabile realizzazione, attraverso lo sviluppo tecnologico-digitale e all’evoluzione socio-culturale che accompagna inconsapevolmente il progresso materiale dei mezzi di comunicazione (vedi Mcluhan, Ong).
Nuovi media destinati a segnare con il loro sviluppo la fine dell’epoca “testuale” e l’inizio dell’utilizzo diffuso di strutture ipertestuali e multimediali, verso una conversione dagli interessanti risvolti, profetizzata da Bolter stesso, tra la comunicazione iconica e quella più propriamente testuale.


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  1. Cyberspazio = Ambiente creato per mezzo del collegamento in rete di innumerevoli sistemi di computer. Il termine è ora diffusamente applicato alla rete Internet, ma alle origini, nei racconti di fantascienza, si riferiva a un concetto ben più ambizioso e coinvolgente per l’immaginazione: l’immersione totale dei sensi umani in un ambiente generato artificialmente. Per realizzare una simile circostanza, le percezioni sensoriali di un essere umano dovrebbero essere generate da un computer e inviate direttamente al cervello. Nell’attuale significato del termine, il cyberspazio può essere definito un sistema per organizzare e accedere alla grande mole di dati immagazzinata nei computer. Oggi Internet, e in particolare quel settore della rete detto World Wide Web, è il principale sistema per accedere all’immenso accumulo di dati elettronici e operarvi confronti. Il sistema Web è largamente superiore a ogni altro precedente, ma presenta alcuni limiti: l’interazione è piuttosto lenta, i dati possono essere ricercati solo sequenzialmente e non vi è alcuna modalità di raggruppamento delle informazioni relative ad argomenti simili, eccetto i rimandi, che possono essere incompleti o non accurati. In un vero cyberspazio, non solo i dati dovrebbero essere visualizzati in forma tridimensionale, ma l’utente dovrebbe anche poter interagire con i vari oggetti, verbalmente o addirittura fisicamente. Mentre la realtà virtuale è un inganno dei sensi, prodotto perché una persona abbia l’impressione di essere in un ambiente diverso, il vero cyberspazio dovrebbe realizzare una completa integrazione tra la persona e la macchina.

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