Trasferimento sito internet

Sito internet trasferito…!!!
Ebbene si! Ho cambiato casa… Motivo?? Stessi servizi di Lycos, ma senza pubblicità che distrugge il codice delle mie pagine bloccandone la visualizzazione stessa.
Allora dopo 7 anni con lycos l’abbandono con felicità e ringrazio la comunità Netsons (http://www.netsons.org/ ) perché crede che può esistere una rete gratuita..


Cito dal loro sito:

Netsons è una Comunità libera e aperta, nata per per dare accesso a servizi che noi crediamo debbano essere liberi ed accessibili a tutti.
Il nostro intento è far capire che l’accesso a servizi virtuali, come e-mail, spazio web o database, è al momento un diritto e necessità di tutti; inoltre siamo convinti che tali servizi debbano essere liberi e facilmente accessibili.
E’ inutile entrare ora nei dettagli… tutti sanno che noi siamo una delle poche comunità online che offrono liberamente questo genere di servizi senza alcuna discriminazione.

Questo è il mio nuovo indirizzo: https://www.steppenwolf.eu/ , siete i benvenuti…
Un ulteriore grazie al mio amico Viviornitier per avermelo segnalato..
EDIT:

IL porting del sito internet mi è costato due ore di lavoro… Tutto sommato poca cosa per importare il database e correggere alcuni link del sito.. (mail e roba simile).
Un piccolo problema con il safe_mode (ON) e register_global (OFF) mi ha fatto perdere altre due ore di lavoro per modificare il codice php della gallery e della pagina webcam erice. Adesso sembrerebbero funzionare entrambe, è possibile che nei giorni a venire trovi altri bug… e sicuramente c’è ancora da sistemare il tracker… ma l’importante è che tutto ragionevolmente funzioni bene.. Per un sito internet che pesa 20 mega tra immagini, pagine web, file in javascript e roba simile.. penso di essermela cavata abbastanza bene. 🙂

Un ferragosto uggioso [modificato]

A volte le parole non bastano ad esprimere quello che l’occhio percepisce..
Ho scattato molte foto, per problemi di spazio ne posso mettere solo alcune spero che vi piacciano e che vi trasmettano qualcosa..

Cliccate sulle immagini per vederle ingrandite in una nuova finestra

Veduta della costa del trapanese da Levanzo 15/08/06

Favignana vista da Levanzo (14/08/06)

Favignana vista da Levanzo (14/08/06)

Levanzo (14/08/06)

Tono (Tp) Agosto 2006

Mare di Tono (Tp)

Macari, Vista su Monte Cofano e isole

Foto scattate con EOS 350D. Le foto sono disponibili sul sito alla metà della risoluzione originale… (e continuano ad essere ancora enormi)

Mad World – Gary Jules

All around me are familiar faces
Worn out places, Worn out faces
Bright and early for the daily races
Going nowhere, Going nowhere
Their tears are filling up their glasses
No expression, No expression
Hide my head I want to drown my sorrows
No tomorrow, No tomorrow

Coro

And I find it kind of funny, I find it kind of sad
These dreams in which i’m dying, Are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you, I find it hard to take
When people run in circles its a very very
Mad World, Mad World

Children waiting for the day they feel good
Happy Birthday, Happy Birthday
And they feel the way that every child should
Sit and listen, Sit and listen
Went to school and I was very nervous
No one knew me, No one knew me
Hello teacher tell me whats my lesson
Look right through me, Look right through me

Coro

And I find it kind of funny, I find it kind of sad
The dreams in which i’m dying, Are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you, I find it hard to take
When people run in circles it’s a very very
Mad World, Mad World

Enlargen your world

Mad World

Pronti.. Partenza.. Via!

L’unico momento di frescura dell’intera giornata… Finalmente il ventilatore non pompa più aria calda.. Che ore sono? Indovinate un po… ve lo dico io le 5:15 del mattino sta albeggiando.. Ho passato una notte insonne ma non improduttiva..
Ho sistemato tutta la stanza, fatto due lavatrici, mangiato alle tre di notte, visto un telefilm fino alle 4, steso il bucato e fatta mezza valigia..
È già un po di tempo che non dormo più in maniera regolare, ma questa notte è stato diverso. Non vi è mai capitato il giorno prima della partenza di essere così eccitati da non riuscire a dormire? Sono tre mesi che non torno a casa e la mancanza e la lontananza si fanno sentire.
Niente di meglio mentre albeggia di farsi una buy CBD products ristoratrice e rinfrescante, peccato che la frescura dell’acqua viene quasi tutta portata via dall’aria calda del phon. Non si ci si può far nulla, con dei capelli lunghi come i miei lasciarli bagnati significa non riuscire più a muovere il collo per giorni causa cervicale. Comunque la piacevole sensazione di essere puliti rimane.
Mi aspetta un mese scarso di vacanze a casa, non è molto, ma è quanto basta per lasciarmi alle spalle malesseri e malumori che il caldo, la città di Pisa, il coinquilino “brontolo” e lo stare lontano da casa genera e alimenta.
Domani pomeriggio alle 19:25 minuto più minuto meno l’areo mi avrà portato a destinazione, un altra ora di viaggio e poi sarò a casa. Mi sono già accordato con gli amici per vederci la sera.. Quando si dice di non voler sprecare neanche un minuto..
Ma tornando al presente rimangono ancora alcune cose da fare prima della partenza, salutare gli amici che ho qui, finire il resto della valigia, prendere un buon caffè nel bar sotto casa, accompagnato da un cornetto, sistemare le ultime cose fuori posto e ritirare i panni stesi.. Elenco queste cose solo perché mi voglio ricordare cosa NON dovrò più fare per il prossimo mese!!
Avete presente il lusso di svegliarsi la mattina con il caffè, già pronto sulla colonnina?? O il non doversi preparare da mangiare, lavare i piatti, fare la spesa, lavare i panni e la casa? Dio ti ringrazio che esistono le mamme!! 😛 Anche solo per un mese all’anno ma questa vita me la voglio godere..
Mi aspetta comunque un mese di mare misto allo studio, non è il massimo, ma comunque è casa.

Concludo questo post con le parole della Nannini:

Da domani è bello me ne voglio andare al mare
Mangio yogurt e banane e guardo verso i sole
Da domani scelgo un altro sogno un altro odore
Cosa mi rimane?
. . . . .

Heaven’s not enough – Steve Conte

Heaven's not enough
if when you get there..
just another blue
and heaven's not enough
you think you've found it
and it loses you

you've thought of all there is
but not enough
and it loses you in a cloud

"there" most everything is nothin'
that it seems
"where" you see the things you only wanna see

I'd fly away
to a higher plane
to say words I resist
to float away
to sigh
to breathe.... forget

and heaven's not enough
if when I'm there I don't remember you
and heaven does enough
you think you know it
and it uses you

I saw so many things
but like a dream
always losing me in a cloud

cause I couldn't cry
cause I turned away
couldn't see the score
didn't know the pain
of leaving yesterday really far behind
in another life
in another dream
by a different name
gave it all away
for a memory
and a quiet lie
and I felt the face
of a cold tonight
still don't know the score
but I know the pain
of leaving everything really far behind
and if I could cry
and if I could live what truth I did then take me there
heaven goodbye
______________________________________________
Questo è il testo della canzone prensente nel mio AMV Ergo Proxy - Joker

Crome brucia ancora…

Manichino

Nella mia mente quell’immagine è ancora troppo vivida.. La ragazza che amavo non esisteva più, non era più la persona che conoscevo. Quel sorriso amorfo aveva spazzato via la sua personalità o forse era stata quell’aberrazione di nome Crome che, con il suo pub, dove l’unica cosa che si vendeva era il sesso, con tutto il suo squallore, portava via l’umanità e la dignità delle persone alienandole dalla vita stessa.

L’ultima difesa era il dormire durante il rapporto… le ragazze non erano coscienti di essere usate quando si prostituivano, una dream machine le obbligava a dormire mentre i clienti usufruivano del loro corpo.

Pazzia e squallore allo stesso tempo… Erano soldi ‘facili’ e lei aveva bisogno di qui soldi, per l’operazione agli occhi… per diventare un aidoru… una aidoru dal sorriso amorfo. Quel sorriso spento di chi è cosciente di aver venduto se stesso e la propria dignità.

La dolce malinconia presente nel suo sorriso, la prima volta che ci incontrammo, era stata spazzata via da questo orrore. Il raggiungimento del suo sogno, diventare un aidoru, sigillava definitivamente questo patto col ‘diavolo’…

Con queste ragioni nella mente e nel cuore avevo attaccato Crome, ero volato nei vasti spazi virtuali della rete come un aquila e, con la stessa ferocia, di un leone, mi ero avventato al suo collo distruggendo la sua effige nella rete: il suo ice. A nulla erano valsi i meccanismi di protezione di settima generazione il cui ice di crome si avvaleva, capaci di polverizzare il cervello di una persona in pochi secondi rendendolo un vegetale per il resto dei suoi giorni..

Distruggendo Crome avrei messo la parola fine al suo abominio e sarei anche riuscito ad avere il denaro per la sua operazione agli occhi.. Ma non ero riuscito ad anticiparla, lei aveva già ceduto alla tentazione di quei soldi ‘facili’…

Non avevi capito che già eri un aidoru, molto più bella di qualsiasi altro aidoru, perché unica e non una fotocopia di un stereotipo amorfo.. Ti ho amato per quella persona che eri, non per quella che sei diventata facendoti violenza… Di cosa è rimasto di ciò che eri io non lo so… ma se un giorno riuscissi a ritrovare in te quella parte del tuo essere andata perduta e mi vorrai al tuo fianco nuovamente, sappi che ci sarò. Fino ad allora sarò qui ad guardare questo mare silenzioso, in questa spiaggia che non conosco, metafora visiva del mio dolore, di averti perduto nonostante tutti i miei sforzi…

Magari, un giorno, chi lo sa… su questo mare piatto sorgerà finalmente il sole, destato da un tuo sorriso dolce e malinconico.


Questo testo, come il precedente ‘La notte che bruciò Crome’ li ho scritti in momenti molto diversi tra loro con otto mesi di distacco l’uno dall’altro e il più recente risale a ben sette mesi fa. Prima di avere un blog io ho sopratutto un quaderno personale dove scrivo, il blog è nato dalla voglia di poter condividere ciò che scrivo e in generale i miei pensieri con gli altri..

I due racconti sono liberamente tratti da ‘La notte che bruciammo Crome’ di William Gibson che rimane il padrone intellettuale della sua opera. Se in qualche modo questi due racconti possono recare disturbo a chi detiene i diritti di pubblicazione dell’opera di Gibson o chi di competenza, contattatemi provvedererò all’immediata eliminazione dei due racconti dal blog.
Confido che questo non accadrà, anche perché è difficile stabilire dove finisce il pensiero di Gibson finisce e inizia il mio, sopratutto perché Gibson sviluppa la storia dedicandosi molto poco all’introspettiva emozionale dei personaggi ed è proprio questo lo spazio dove io mi muovo e di cui mi piace narrare.. Bho. Alla fine spero solo che Vi piaccia.

Giornata “Si”… Giornata “No”…

Atom BombIeri ho avuto una giornata da dimenticare… A volte capita che ti vadano le cose storte e l’unica cosa che vuoi fare è obliare il più rapidamente possibile il ricordo di un evento o di una serie di molteplici eventi…
Vengo al dunque, dopo mesi di studio su una materia, ieri è arrivato il momento della verifica…

Con quattro ore di sonno sulle spalle, 32° gradi di temperatura esterna e con il 80% di umidità mi sono accinto a sostenere un esame. Sono arrivato in facoltà, sudato a mollo, alle 14 meno un quarto, un ottimo orario per fare un esame.. 🙁
La classe si trova ma è vuota.. anomalo.. hanno spostato la sede d’esame… chiedo in portineria… aula A1.. ok.
Prendo il foglio con i due quesiti, penna, libretto e fogli bianchi, leggo il testo del primo esercizio: 11 punti, fattibile. Do una rapida occhiata al testo del secondo esercizio: 19 punti.. mi sento completamente spiazzato..
Il numero di punti minimo da totalizzare per essere ammesso all’esame orale è 14, va da se che qualcosa del secondo esercizio deve esser fatta..
Non so quanto tempo ho a disposizione.. 1h e 30 min forse 2h.. Svolgo il primo esercizio nei primi 15-20 minuti.. Ne avevo fatti parecchi e mi sentivo sicuro su quella tipologia di esercizio quindi sono andato spedito.
Avete idea di che cosa può essere vedere trascorre il tempo senza riuscire a venire a capo di un esercizio? Solo stress, nervi e frustrazione.
Molti ragazzi abbandonano l’esame senza consegnare, nel giro di 30 minuti il numero degli studenti in aula è dimezzato..
Nel frattempo il professore va interrogando studenti che avevano sostenuto l’appello precedente.. Domande facili, sempre uguali.. con un pò di furbizia ascolti l’orale dei ragazzi prima di te e capisci cosa ti chiederà il professore, lo ripassi per esser più sicuro e sei tranquillo..
Solo che io devo fare lo scritto.. non l’orale!!!
I ragazzi non riescono a rispondere, girano attorno alla risposta, ciò nonostante, a colpi di pedate sul sedere, passano l’esame.. Li invidio, sono in grado di rispondere senza difficoltà alle domande che il professore gli sta ponendo ma sono bloccato da un esercizio di 19 punti che non mi lascia scampo.
Svolgo alcune cose dell’esercizio, finisce il tempo, consegno, scendo nel cortile della facoltà, mi butto per terra, sto così per mezzora, poi trovo il coraggio di chiamare casa. Lunga conversazione con mia madre che mi rinfranca e mi rassicura.. Sono a pezzi.. non riesco a camminare per il poco sonno e la fame che ho.. con fatica raggiungo casa e collasso nel letto.

Dormo dalle sei del pomeriggio fino alle dieci di sera, perché svegliato dalla telefonata di mio padre.. Svegliandomi mi accorgo che, nella posizione in cui stavo dormendo, la circolazione al braccio è praticamente bloccata e mi ritrovo con la spiacevole sensazione di avere un arto completamente anestetizzato.. SHIT!
Converso con mio padre, mi trova distrutto e si preoccupa, cerco di rincuorarlo ma non ci riesco molto bene… il mio coinquilino mi chiede se voglio mangiare.. e cosi mangio con lui.. poi ci guardiamo un film, un action movie, di quelli che richiedono 4 massimo 5 neuroni per essere seguiti.. La cosa mi sta bene perché sono troppo stanco per un film impegnativo..
Anche lui oggi ha sostenuto un esame ed è nelle stesse mie condizioni; esame di lingua spagnola: superato.
A film finito, cercando di dimenticare questa giornata di merda, crollo di nuovo nel letto.
Al momento in cui sto scrivendo non so ancora se sono stato ammesso all’orale..

Ieri è stata una giornata “SI” per una mia cara amica di Trapani che si è sposata.. Ci conosciamo da nove anni, ho cercato di rintracciarla per farle gli auguri ma è chieder troppo cercare di trovare qualcuno della sua famiglia che risponda al telefonino… che squilla a vuoto e poi si spegne miseramente…

Amo… detesto.. adoro.. Sono tutto questo e tanto altro..

Charlie ChaplinMi piace l’odore del mio dopobarba e come mi rende la pelle vellutata.. brucia un po quando lo metto ma è una sensazione che alla fine risulta piacevole… Amo vestirmi bene, mettermi dei vestiti che si combinano bene tra loro, credo che sia di famiglia. Tuttavia passo spesso dal dal modo di vestirmi elegante e curato a modo distratto, spartano e un poco trash, con i jeans strappati e una giacca estiva che ha fatto la sua storia e lo dimostra perché cade a pezzi. Perché sono l’uno e l’altro e mi piace variare a seconda del mio umore..

Mi piace ascoltare buona musica e passo con disinvoltura dalla classica al jazz al rock al pop, facendo una piccola deviazione sull’elettronica. Ricerco emozioni e cariche emotive sempre e sto male quando passo troppo tempo senza far nulla che mi faccia sentire vivo.. Cerco di esprimere queste emozioni nei corti che faccio e nei miei amv.

Amo portare uno sguardo fiero, serio e duro, perché uno sguardo così è degno di essere notato. Detesto assumere uno sguardo assente e stanco, come se la vita ti avesse sconfitto per quel giorno. Adoro i profumi e mi piace usarli e vedere quale effetto hanno sulle persone che mi circondano. Amo guardare le persone dritto negli occhi e detesto chi abbassa lo sguardo perché a disagio. Odio gli occhiali da vista e adoro quelli da sole perché mi nascondono gli occhi e perché mi permettono di guardare senza far capire dove sto guardando. Amo osservare i volti delle persone e cercare di capire cosa stanno pensando, se il loro volto è rilassato e felice, se stanno bene con loro stessi o se sono turbati, melanconici, tristi, arrabbiati o annoiati (in questo mi aiutano gli occhiali scuri).

Amo guidare nelle strade poco trafficate e ascoltare buona musica mentre guido, detesto il traffico, la folla pressante, i locali in cui la musica troppo alta non ti permette di parlare. Adoro le donne e il femminino in generale, le capisco poco 🙂 e forse per questo mi attraggono di più. Mi piace lo stile con cui mio padre pensa e arreda le case, con quel tocco leggero di orientale frammisto al liberty con tutti i suoi oggetti e soprammobili che invadono tutto e ogni luogo (qualche giorno gli butto giù tutto dalla finestra), ma non disdegno la spartanità di mio nonno, del vivere solo con l’utile e l’essenziale (viva gli estremi).
Amo la fotografia, l’ironia e lo scherzo, l’amicizia e i miei amici, cerco di evitare di prendermi troppo sul serio e derido chi lo fa, mi piace riflettere sulle cose anche se a volte pecco di superficialità, mi piace scrivere e conversare.

Mi piacerebbe portare un taglio di capelli attraente, ho un ego molto forte e grande, (certe volte non bastano le case che ho per contenerlo tutto) alle volte mi comporto da pignolo altre da strafottente e scassa coglioni. Ho i miei momenti di debolezza, paura, solitudine e alle volte vorrei far saltare in aria un pezzo del mondo… ma ci sono anche i momenti in cui sono felice, appagato, sereno, spensierato, dolce, tranquillo e sorridente. Il mio peccato capitale preferito è il piacere in tutte le sue forme… sono un edonista.

Sono un casino assoluto, me ne rendo perfettamente conto… Ma chi non lo è?

Ps. Perché la foto di Charlie Chaplin? Perché è sempre stato per me un personaggio positivo e adoro la sua melanconia.

La notte che bruciò Crome

In seguito alla lettura di “La notte che bruciammo Crome” di William Gibson ho sentito il bisogno di buttar giù alcune righe.. Ne riprendo i temi ma le emozioni sono mie..


Burning CromeLa notte che bruciò crome io ero lì…

Un solo lungo grido agghiacciante di orrore e crome non era più…

Gettatasi tra le fiamme il suo corpo venne consumato rapidamente mente il suo impero, il suo potere e anche la memoria di ciò che era stata andavano svanendo, tra gli scricchiolii delle assi corrosi dalle fiamme ardenti.

Erano bastati solo 47 secondi per entrare nell’ice di crome e spazzare via dalla rete la sua effige.

Venuto meno il suo potere nella rete non poteva più esistere nemmeno nella realtà e il suo locale e con quello tutta la sua vita, crollarono come un castello di carte.

Crome piuttosto di ritornare nella miseria, indifesa dai suoi nemici, preferì togliersi la vita con le sue stesse mani, bruciando il locale e lei con esso.

Non so cosa le avesse fatto più orrore, finire tra le mani dei suoi nemici o la miseria.. Adesso non ci sarebbero più state schiave del sesso in quel luogo, ne uomini paganti alle porte del pub.

Le fiamme di quella notte senza stelle bruciano ancora nei miei occhi, mai io non sono più quell’uomo, ne accanto a me vi è quella donna di cui mi ero innamorato, in quel bar, dagli occhi castani e il sorriso malinconico.

Adesso lei era un aidoru dagli occhi blu elettrico e dal sorriso amorfo.

Sto camminando solo, lungo una spiaggia che non conosco, rischiarata dalla flebile luce della luna. Intorno a me non vi è anima viva ne segni di opere umane.

Riflettendo su questa storia che poteva avere, forse, un diverso sviluppo, non posso fare a meno di chiedermi se esisto ancora.

Sono passati mesi ma crome brucia ancora dentro di me.

 

Da una ‘storia’ ad un altra…

Cuore

Ci sono delle persone, delle ragazze, che dopo essersi lasciate dopo una relazione che può durare mesi o anni si fiondano subito in un altro rapporto.. senza avere il tempo di riflettere un attimo.. Non so qual’è il meccanismo che entra in atto in questi casi.. e come se avessero bisogno necessariamente di un partner perché non riescono, in qualche modo, ad affrontare la vita da sole.
Il mio punto di vista è semplice, per stare bene con un altra persona bisogna stare bene prima di tutto con se stessi, accettarsi per quello che si è, con tutti i nostri pregi e difetti.

Chiedersi se ci sono degli atteggiamenti o dei comportamenti errati nel proprio modo di essere è certamente qualcosa di corretto, decentralizzasi e cercare di vedersi dall’esterno, per mettersi in discussione e non pensare sempre che si è nel giusto.

Le conclusioni possono essere molteplici, può capitare di scorgere alcuni atteggiamenti poco corretti che abbiamo attuato nei confronti degli altri e una volta raggiunta questa conclusione possiamo cecare di modificarli per evitare di ripeterli nuovamente.. o possiamo arrivare alla conclusione di aver adottato dei modi che sono ragionevolmente corretti. Ad ogni modo non è una cosa inutile cercare di vedersi dall’esterno, mettersi in discussione aiuta, aiuta a modificare i nostri schemi mentali e il nostro modo di rapportarci con le persone.

Non necessariamente si deve fare questa cosa a rapporto finito, anzi meglio farlo durante il rapporto per evitare di deterioralo piuttosto che dopo quando ormai le cose non sono più recuperabili. Ovviamene il decentralizzarsi e chiedersi se si sono commessi errori è una pratica applicabile a qualsiasi tipo di relazione che intratteniamo con altre persone, che sia di amicizia, di coppia, di lavoro o qualunque altro tipo di forma può avere una relazione.
Insomma non fate di voi stessi il fulcro della vostra vita 24 ore su 24 ma abbiate la capacità di metterVi in discussione, non Vi può fare che bene.. l’egocentrismo Vi porta solo a sbattere la testa..

Altro aspetto fondamentale è il dialogo con il proprio partner, voglio sottolineare la parola dialogo perché spesso capita di non dialogare affatto o i dialoghi che si hanno sono solo delle forme di aggressione nei confronti dell’altro.. se si arriva a questo significa, con buona probabilità che si è sbagliato ad impostare il rapporto a priori.
Ogni rapporto di coppia è un mondo a se, ogni persona è diversa dalle altre (per fortuna) e ciò significa che non c’è una strada unica da seguire valida per tutti i rapporti e aggiungo anche qui che fortuna altrimenti sai che noia?? 🙂
Quindi sta a voi cercare di capire come è meglio comportarsi e scoprire l’altro o l’altra.. che forse è il momento più interessante e divertente del rapporto.. e sopratutto costruire un rapporto che vada oltre il periodo dell’infatuazione che si basi sul rispetto reciproco, sulla fiducia e ovviamente sull’amore (ma questo dovrebbe essere piuttosto scontato).

Ora volendo tornare allo spunto iniziale che mi ha dato l’input per scrivere questo post…
Penso che sia indice di immaturità cercare subito dopo aver finito una relazione un altro partner.. non fraintendetemi, non voglio vietar nulla a nessuno, può capitare a chiunque un colpo di fulmine, ma mi risulta un poco ostico che dopo una relazione durata anni si possa, nell’arco di un mese, innamorarsi di un altra persona.. Penso che si abbia solo il terrore di affrontare la propria vita da soli.. paura lecita, io stesso non vedo il mio futuro da solo, soltanto che si corre il rischio di prendere una cantonata..
Buttarsi a capofitto in un altra relazione per dimenticare quella precedente può essere un buon escamotage per liberarsi in fretta dei ricordi e dei dispiaceri che ci tormentano, ma non è detto che debba essere per forza la scelta più corretta..
Bhe, alla fine, questo è solo il mio punto di vista e non per forza deve essere corretto..
🙂