Voglia di tornare a casa…

Trapani al tramonto con le isole egadi sullo sfondo
Trapani 06/01/2006, un giorno prima di tornare a Pisa


Quant’è la voglia di tornare a casa? Incalcolabile al momento… Il sito non funziona.. chiede troppo tempo per sistemarlo, tempo che non ho..
Brontolo, soprannome dato ad un ragazzo che conosco, continua a brontolare.. (i soprannomi riflettono il più delle volte aspetti del carattere) e a decidere per gli altri di testa sua passando sopra alle esigenze altruii.. continua a non capire che cos’è il rispetto.. o forse non sa nemmeno dove sta di casa…
La mancanza di voglia di lavorare da perte dei pisani continua, dopo cinque anni che vivo qui, a stupirmi. Il bar sotto casa il sabato, a partire dal mese di luglio e fino a tutto agosto, è chiuso. Sono dovuto andare fino alla stazione per prendere un caffè e un cornetto. I bar da me sono aperti anche la domenica e questo vale anche per molti tabacchini… è impensabile un bar chiuso il sabato!
Un ordinanza del sindaco, causa petizione da parte della cittadinanza, obbliga tutti i bar e tutti i pub del centro storico pisano a non distribuire più alcolici, nemmeno nei bicchieri di plastica, passata la mezzanotte e impone l’orario di chiusura un ora dopo. Che questa città offrisse poco agli studenti, nei mesi estivi, è risaputo, ma adesso è sconfortante vederla già morta alle 1:30 della notte..
La cosa divertente in tutto questo è vedere gli studenti universitari portarsi gli zaini da casa con gli alcolici dentro. 🙂
I pisani sono riusciti nuovamente, con il loro modo di essere bigotti, a rendermi questa città ancora più antipatica e fastidiosa da vivere..
Qui a Pisa il caldo è bestiale, lede il cervello, toglie lucidità e volontà.. questo quando ti finisce bene, alle volte si hanno capogiri, mal di testa e spossatezza. Unico rimedio fattibile è farsi una doccia, perché di mare non se ne parla. L’acqua qui fa schifo: è sporca.L’acqua del fiume Secchio pompa la merda di tutte le latrine di tutti i paesini dei dintorni di Pisa in mare.. Scendendo verso marina di Pisa, ci accolgono le acque dell’Arno.. C’è bisogno di commentare l’Arno??? Scendendo ancora e andando a Tirrenia si è tra due fuochi, a seconda della corrente si riceve il petrolio del porto di Livorno oppure le acque dell’Arno. Bisogna andare sotto Livorno per trovare le meravigliose spiagge bianche… Vi siete chiesti perché si chiamano bianche? Semplice… il bicarbonato rilasciato dalle industrie a monte ha sbiancato tutti i ciottoli delle spiagge.. 😛
Un mare un po decente l’ho visto circa un mese fa alle cinque terre oltre La Spezia.. poca costa tra il mare e le case, niente traffico automobilistico.. la ferrovia che sovrasta il paese era da evitare decisamente, ma se vi piace camminare ci sono dei sentieri tra la vegetazione e il mare che uniscono le cinque terre che sono deliziosi, peccato che i comuni abbiano deciso di fare pagare il pedaggio.. 🙁
Aspetto con pazienza la data dell’esame, al quale, ovviamente, non mi sento preparato, per fare armi e bagagli e tornarmene a casa.. tra i miei amici e nella mia terra, con il mio mare che non sarà perfetto ma in certe zone come Levanzo e Marettimo o la riserva naturale dello Zingaro da il massimo di se, inoltre sono tutti luoghi dove la vegetazione (quando non la bruciano) si fonde con il mare. 🙂
Adesso penso che andrò a dormire.. sono più di diciotto ore che sono in piedi e comincio a perdere seriamene l’equilibrio…